Enrico Pivieri, giovane chef e patron del ristorante Il Cavallo Scosso, rappresenta una delle più interessanti novità nel panorama della ristorazione astigiana. Attivo nel cuore di un territorio ricco di storia e prodotti di grande qualità Pivieri proporre una cucina che senza abbandonare queste solide radici si apre al mondo perché – sostiene – “la cucina è sempre stata contaminazione”. Grazie ad Enoweb oggi può dedicarsi con sempre maggiore intensità al suo progetto di ricerca per cogliere il meglio dei sapori e della qualità, da qualunque parte del mondo provengano per proporlo ai suoi clienti.

Come presenterebbe il suo ristorante e la sua cucina?

“Guardi, la nostra è una realtà molto giovane. Siamo aperti dall’aprile del 2014. È un ristorante che non fa grandi numeri in quanto siamo attorno ai 30 coperti. L’attenzione alla qualità è assoluta e proprio per questo non possiamo fare grandi numeri, contrariamente a quello che accade all’estero. Dda noi infatti è molto difficile mettere insieme le due cose.

Non è semplice dare un nome ad un tipo di cucina, ma se vogliamo un po’ forzare possiamo parlare, per quanto mi riguarda, di cucina contemporanea, almeno per quelle che sono le tecniche, dato che utilizziamo tutte le tecnologie più innovative: dalle cotture a bassa temperatura, ai forni di affumicatura a controllo digitale e così via …

Abbiamo un’attenzione quasi maniacale per la qualità dei prodotti. Non ci interessa seguire filosofie particolari (chilometro zero, prodotti slow food, etichette di vario genere), andiamo oltre a tutto questo cercando la qualità dovunque essa si trovi: che poi arrivi da sotto casa o da 10mila chilometri l’importante è che ci sia qualità.

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