Intervista a Ciro Fontanesi docente ALMA, coordinatore di ALMA Wine Accademy e responsabile della cantina didattica.
La scuola internazionale di cucina italiana ALMA nasce nel 2004 grazie all’impegno, alla sensibilità e alla lungimiranza di Albino Ivardi Ganapini (allora assessore all’agricoltura della provincia di Parma) e attuale presidente onorario di ALMA.
Bisognava dare un futuro ad un importante edificio storico di proprietà della provincia allora in stato di totale abbandono, la reggia costruita a Colorno (a 12 chilometri da Parma) agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese, nota per avere ospitato dal 1814 al 1847 la corte di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla e moglie in seconde nozze di Napoleone Bonaparte.
Erano gli anni in cui si iniziava a comprendere a pieno l’importanza del grande patrimonio gastronomico italiano, gli anni in cui quelli che oggi sono considerati i migliori cuochi d’Italia iniziavano il loro percorso di crescita sempre più sotto la luce dei riflettori dei media. Tutto lasciava presagire come quello del cibo, della ristorazione e dell’accoglienza sarebbe diventato un settore trainante nella nostra economia. Al nostro sistema educativo, formato dagli istituti professionali e dalle scuole alberghiere mancava allora lo sbocco naturale di un percorso di studi superiore. Mancava in altre parole l’Università italiana del cibo e dell’accoglienza. Nacque così ALMA grazie alla provincia di Parma che decise di lasciare in usufrutto alla scuola i locali della villa appena restaurati e ad un pool di investitori-sostenitori formato da enti pubblici e da importanti aziende del settore food. (Continua a leggere)